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#pdv – La casa delle emozioni … di Antonio Aleo

Il punto di vista – #PdV
La casa delle emozioni
Percorrere sentieri conosciuti, esplorare la propria terra, cercare l’intimità del paesaggio. Antonio ci racconta come un territorio incredibilmente bello quanto poco conosciuto ai più, possa rivelarsi la casa delle emozioni per un fotografo sensibile e attento.
 
 
Hosempre ammirato i fotografi americani della vecchia scuola, apprezzandone la solitudine, il grande coraggio di sviluppare nuove visioni e ricerche personali, il loro spiccato senso artistico, nel contempo raccontando i capolavori naturali dei parchi nazionali.
Dopo ”Ansel Adams” alcuni fotografi, primo tra tutti ”Eliot Porter”,  si immersero ancor di più nel profondo creando un forte legame tra sensibilità interiore e l’intimità di una natura inesplorata ed incontaminata.

Dovessi indicare luoghi ben precisi, che custodiscono al proprio interno tutte le peculiarità della mia terra Calabria, griderei a gran voce Appennino calabro,  luoghi di incredibile bellezza e ricchezza storica e di biodiversità, esempi di un territorio poco conosciuto spesso anche ai calabresi stessi, dove la montagna è il luogo da cui non si fugge, ma dove il calabrese trova riparo spirituale.

Il mio approccio fotografico è sempre stato abbastanza territoriale, con i suoi pro e contro.

Questo mi ha permesso negli anni di creare una mia visione fotografica libera da ogni canone estetico e stereotipato, una fotografia introspettiva che fa uso di luoghi fotograficamente poco conosciuti, in qualsiasi momento dell’anno e condizione meteo.

In dieci anni di attività fotografica ho avuto modo di visitare e fotografare gran parte del territorio calabrese, dalle sue belle scogliere alle montagne, fino ai borghi antichi. Negli ultimi sei anni ho approfondito la mia ricerca fotografica sull’affascinante altopiano della Sila, che posso definire la mia seconda casa (sia per vicinanza del luogo, sia per emozioni).

Pdv_Aleo1_13La Sila è uno dei tre parchi nazionali calabresi, ricca di immense foreste (circa 40mila ettari) di Pino laricio, sottospecie endemica del Pino nero insidiatosi a sud durante il ritiro dei ghiacciai nelle varie ere glaciali ed evolutosi per resistere al nuovo habitat e cambiamento climatico.
In Sila esistono laghi artificiali perfettamente inseriti nel paesaggio divenendo di fatto un tutt’uno con la natura circostante, torrenti che attraversano sinuose vallate e bellissime faggete anche secolari, da cui si ergono imponenti abeti bianchi che nei secoli hanno sviluppato caratteristiche importanti per resistere alle piogge acide, per poi discendere tra gole e piccole cascate in una natura selvaggia padrona della sua immensa bellezza e dall’aria qualitativamente più pulita d’ Europa.
Ciò rende questo luogo ideale per la mia creatività ed ispirazione.

Come ho scritto qualche riga su, con lo scorrere del tempo ho acquisito esperienze, che sono servite non solo a raccontare il lato naturalistico di questi luoghi,  ma principalmente a sviluppare e fare mia una visione fotografica più intima, introspettiva e metaforica (meno classica e spettacolarizzata)  di questi paesaggi.

Adoro incamminarmi tra i sentieri esplorando questa natura così semplice, ma ricca di emozioni e contrariamente a molti fotografi di paesaggio, concentro gran parte della mia fotografia nelle ore centrali della giornata (e qui in molti storceranno il naso) prediligendo una luce soffusa e morbida, che dona quel tocco pastello alle immagini.

Antonio Aleo, Catanzaro

 


Antonio Aleo
Aleo_squareFotografo professionista, vive nella sua terra natale, la Calabria, luogo meraviglioso dal sapore quasi selvatico, che unisce mare, montagne, laghi, cascate, foreste e paesaggi collinari.
Quando si avvicinò al mondo della fotografia, fu subito attratto dai grandi maestri della fotografia di paesaggio, natura e documentaristica, tra i quali spiccano Joe Cornish, David Ward, Charles Cramer, Christopher Burkett, Art Wolfe, Antoine d’Agatà. Questi hanno contribuito a rendere alto il suo interesse principalmente verso la fotografia più sentimentale e Fine Art.
Dal 2010 fotografa il suo territorio e collabora con diverse riviste ed agenzie fotografiche di natura e paesaggio. Utilizza una fotocamera mirrorless, zoom grandangolari e teleobiettivi, filtri NDG, polarizzatori e treppiedi. Postproduce le immagini principalmente con Capture One e Photoshop. Non aggiunge mai situazioni ed elementi inesistenti, in fase di scatto, alle sue immagini.

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