
Daniele Frigida – Francesco Ferreri
ORIZZONTI SIMBRUINI
Viaggio nella natura di un Appennino inedito
Illibro Orizzonti Simbruini nasce come la sublimazione di una lunga storia d’amore.
Quella nei confronti del proprio territorio da parte di noi autori, fotografi naturalisti da sempre innamorati delle montagne di casa e alla ricerca di qualcosa di più rispetto ad un effimero scatto perfetto.
È possibile tramutare questa nostra passione in qualcosa di tangibile? Magari contribuire alla diffusione di una coscienza collettiva pienamente sensibile ai reali valori del territorio?
È dalla condivisione di simili quesiti che i nostri personali percorsi fotografici si incontrano, nel lontano 2014, e il progetto, prima ancora del libro, prende vita. L’obiettivo è quello di rivelare ad un pubblico quanto più vasto possibile lo straordinario, ma ancora tutt’altro che realmente conosciuto, territorio dei Monti Simbruini, inteso nella sua accezione geografica più ampia. Mostrarne il grande pregio naturalistico al di fuori degli schemi ordinari, raccontare nello scorrere delle stagioni in primis quei luoghi e quelle specie che più profondamente caratterizzano il paesaggio e la biodiversità di questo angolo di Appennino centrale, a cavallo tra Lazio ed Abruzzo.
Orizzonti Simbruini è il nostro lungo e appassionato percorso di scoperta di queste montagne, approccio per una fotografia intima, pronta a rivalutare ogni scorcio e ogni soggetto, anche quelli apparentemente più semplici e meno eclatanti. La ricerca di tutte le tessere fondamentali da documentare per raccontare quel grande mosaico di biodiversità che rappresentano questi monti. Un territorio straordinario, capace però di esprimere il suo pieno valore solo se guardato nella più ampia totalità e dalla giusta prospettiva. Passo dopo passo, immagine dopo immagine, lentamente è la vera anima di questo territorio che ci si è rivelata: un’essenza mai spettacolare o a portata di mano, che risiede invece nelle cicliche e silenziose manifestazioni di una natura che, solo se osservata con passione, rispetto e pazienza nei suoi più intimi aspetti è in grado di far vibrare l’anima ed il cuore.
Certo, sotto diversi aspetti non è stato facile portare avanti questo progetto fotografico fino a raggiungere gli obiettivi prefissati. Dal punto di vista faunistico, ad esempio, abbiamo sempre dovuto fare i conti con animali particolarmente schivi ed elusivi, oltre che in termini numerici assai meno consistenti rispetto ad altre zone similari dell’Appennino. I nostri incontri sui Monti Simbruini non sono mai stati scontati o di semplice approccio: tutte le specie animali documentate hanno richiesto mesi (se non addirittura anni) di ipotesi, studi e pazienti appostamenti. E lo stesso per le fioriture più rare, inseguite primavera dopo primavera per osservare in prima persona o addirittura documentare per la prima volta specie che, per la loro residua presenza, risultano essere dei veri e propri tesori di biodiversità, ricchezze da custodire gelosamente.
Infine, il paesaggio. Per quanto propri e caratteristici, senza un meticoloso studio dei luoghi, delle inquadrature e della luce, non saremmo mai riusciti a rendere giustizia a tali ambienti nelle nostre fotografie. Cosa che ha richiesto paziente e ossessiva attesa delle giuste condizioni, innumerevoli tentativi e altrettanti deludenti epiloghi, faticose salite nel cuore della notte prima dell’alba e zaini sempre troppo pesanti. La furia e la poesia dell’inverno nelle sconfinate faggete, le esplorazioni del torrente tra rovi e sentieri di fortuna e tanto altro. Così abbiamo cercato di raccontare l’indole selvaggia dei Monti Simbruini, tra foreste sconfinate, profonde valli ricche d’acqua e brulle cime calcaree.
Nonostante una buona parte di queste montagne risulti protetta oramai da quasi 40 anni da un grande parco naturale, la reale salvaguardia della preziosa biodiversità che esse ospitano è un impegno che resta necessariamente a carico di tutta la collettività che vive e frequenta questi monti, nessuno escluso. Per questo motivo, dopo oltre otto anni di lavoro sul campo, come una naturale conseguenza per un progetto di divulgazione basato sulle immagini, abbiamo voluto che Orizzonti Simbruini diventasse anche un libro fotografico. Ci piace considerare quest’opera come il nostro contributo alla promozione di un approccio corretto nei confronti dei luoghi in cui viviamo e ai quali siamo profondamente legati, un approccio interamente basato sulla conoscenza e sul rispetto. Un libro che prima ancora di giungere all’attenzione di lontani lettori, vuole risvegliare il senso di appartenenza e la meraviglia di tutti coloro che vivono tra queste montagne, a partire dalle generazioni più giovani, le quali ne erediteranno il futuro.
Il nostro vuole essere, anche attraverso le pagine del libro, un invito ad osservare con occhi diversi e pieni di meraviglia i boschi, le valli ed i crinali che spesso fanno solo sfondo alla quotidianità, affinché i Monti Simbruini vengano finalmente considerati per quello che realmente sono, ovvero uno scrigno di ricchezze naturali inestimabili, da proteggere gelosamente e da vivere con piena convinzione di ciò.

Daniele Frigida – Francesco Ferreri
ORIZZONTI SIMBRUINI
Editore: Quercus Libris Edizioni
Pagg. 256, € 45,00
Dimensioni 28×24 cm
www.orizzontisimbruini.it/orizzonti-simbruini-il-libro/