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#pdv_La fotografia va oltre…di Luca De Siena

Il punto di vista – #PdV
La fotografia va oltre
Oltre l’attrezzatura, oltre i soggetti…questa passione ci invita spesso a guardare dentro di noi, nel profondo dove nasce l’ispirazione, anche durante un periodo di privazioni e di confinamento.  
 
E dire che aspettavo fortemente la primavera.
Io come tanti altri, certo. Però, sarà forse che in questa stagione ci sono nato e sento una forte affinità con essa, in questo periodo dell’anno solitamente mi sento particolarmente stimolato a fotografare in natura. La mia terra poi, tra il golfo di Gaeta e i monti Aurunci, in primavera offre una enorme varietà di orchidee spontanee ed è un divertimento e una gioia per gli occhi monitorarle nel susseguirsi di fioriture di specie diverse.
E invece eccoci qui, fermi al palo.
Per una buona causa, ovvio. Nel mentre il tempo scorre imperterrito fuori delle nostre finestre.
Sì, le finestre, perché nel mio caso attualmente sono sprovvisto anche di un giardino che probabilmente mi avrebbe offerto maggiori spunti fotografici.


pdv_DeSiena_1_01E dire però che negli anni passati questo balcone di casa è stato il set di alcuni scatti macro tra quelli a cui sono più affezionato, complice la visita inaspettata di lepidotteri e altri invertebrati. E invece quest’anno ho osservato il continuo di un trend in linea con gli anni precedenti: una minore, preoccupante, presenza di artropodi.

Allora, quasi inevitabilmente, ci si concentra su piccoli dettagli di piante grasse che offrono grafismi esotici o sulle loro vivaci fioriture sulle quali si va a posare qualche sporadico visitatore di passaggio; sui morbidi cuscinetti di acetosella rosa che interrompono il verde del prato incolto del mio vicino.

Inoltre prima del lockdown stavo riprendendo contatto con il mare, il mio primo amore fotografico; ma per ora il mare è solo un piccolo ritaglio azzurro che intravedo incastonato tra le abitazioni che occupano le poche centinaia di metri che separano casa mia dalla spiaggia.
Lo sguardo più nostalgico, con il teleobiettivo, lo rivolgo però agli Aurunci, le montagne dietro casa; chissà se il tenero verde delle prime foglie ha già addobbato gli spogli rami invernali dei faggi e dei carpini che popolano i versanti settentrionali i quali restano celati anche allo sguardo lungo del mio obiettivo dal punto di osservazione attuale.
I loro fianchi meridionali appaiono come al solito pietrosi e severi, specie quando incorniciati dalle nubi.

Ma un tempo fermo come questo può essere utilizzato per dedicarsi alla fotografia in maniera collaterale: sistemare il proprio archivio fotografico, fare backup, esplorare funzioni delle nostre macchine fotografiche ancora poco conosciute, pulire l’attrezzatura etc. tutte attività che, sebbene non sfiorino lontanamente il piacere di stare in natura con l’obiettivo rivolto verso ciò che amiamo, ci mantengono comunque un po’ più vicini alla nostra passione.


pdv_DeSiena_1_05Personalmente ho sfruttato questa pausa per prendere contatti con fotografi italiani ed esteri per i quali nutro una particolare stima cercando con loro un confronto costruttivo nel tentativo di migliorare la mia fotografia anche off-line, “a motori spenti”.
In questo periodo di lockdown molti professionisti della fotografia hanno messo a disposizione il loro sapere con dirette giornaliere gratuite, webinar o anche corsi e lezioni individuali a pagamento. Cose utili e interessanti per le quali magari non avremmo avuto tanto tempo nella nostra routine quotidiana in tempi… “normali”.

Credo che la fotografia, almeno quella buona, sia qualcosa che vada ben oltre gli strumenti utilizzati o i soggetti che mettiamo al centro dei nostri scatti e che pertanto ci sia bisogno di nutrire il nostro sapere fotografico, naturalistico e non solo, anche quando non stiamo impugnando la nostra macchina.

Luca De Siena, Scauri di Minturno (Lt)

 


Luca De Siena
Musicista per formazione, da ormai dieci anni ha messo al centro della propria ricerca fotografica la natura. La macchina fotografica è stata contemporaneamente lo stimolo e lo strumento per esplorare e indagare il paesaggio, in particolare quello dei Monti Aurunci, i monti dietro casa che in questi anni Luca ha percorso in lungo e in largo per coglierne l’essenza. Le sue foto sono state premiate in importanti concorsi internazionali (Asferico, Narava etc.) e pubblicate in Italia e all’estero su riviste specializzate in fotografia naturalistica (Macrophotographie, Wild Planet etc.)
 
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