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#pdv_Aracno-mondo dentro casa…di Simone Giachello

Il punto di vista – #PdV
Aracno-mondo dentro casa
L’impossibilità di uscire non ha limitato la creatività di Simone Giachello, che armato di pazienza e tanta curiosità, durante il periodo del confinamento ha recensito tutti i ragni che ha trovato dentro la sua casa, andandoli a scovare proprio ovunque. Le sue conoscenze in materia lo hanno guidato in questa singolare caccia al tesoro, che è diventata un progetto unico e molto interessante!
 
In questi ultimi mesi di reclusione siamo stati costretti a passare quasi la totalità del nostro tempo tra le mura domestiche.
Alcuni si sono adattati bene, altri un po’ meno… Io faccio parte degli “un po’ meno”.
Per una persona abituata a trascorrere buona parte del suo tempo libero immerso nella natura, il lockdown è una condizione che fa male. Dopo le prime settimane di sconforto però ho cercato di farmi coraggio cominciando a riflettere su come poter alleggerire la situazione.
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Presto mi sono ricordato di essere sempre stato un gran sostenitore della fotografia a chilometro zero e mi sono subito reso conto che, in realtà, non avevo mai fotografato nulla senza muovermi da casa.Fresco di laurea in scienze naturali sono ben consapevole della biodiversità che le nostre abitazioni ospitano, anche se spesso, nella frenesia della vita quotidiana, questa passa inosservata.

Così mi sono autoimposto di riscoprire l’ambiente domestico con occhi diversi, di immaginarmelo come un nuovo mondo da scoprire, proprio come quando, per la prima volta, esplori un sentiero di montagna che non avevi mai percorso. Una breve ricognizione nelle varie stanze e in cortile mi ha convinto a focalizzarmi sui ragni.

Nonostante sia sempre stato affascinato da questi aracnidi non ho mai dedicato loro l’attenzione che si meritano.
I ragni infatti, seppur siano animali spesso mal tollerati, sono predatori particolarmente interessanti, dalle caratteristiche uniche, capaci di colonizzare quasi tutti gli ambienti terrestri del pianeta. Il progetto aracnologico nasce quindi con l’intento primario di documentare alcune delle specie di ragno più comuni con le quali ogni giorno condividiamo i nostri spazi, nel tentativo di valorizzare una biodiversità spesso trascurata.

Ho iniziato quindi a esaminare ogni piccolo animale in movimento, tutto ciò che aveva 8 zampe veniva catturato temporaneamente in un contenitore per poi essere fotografato con una lente macro su uno sfondo bianco. Nelle mie immagini ho cercato di risaltare i colori e le morfologie di ciascun esemplare, fotografandolo da 3 diverse angolazioni (dorsale, frontale, laterale), al fine di ottenere una visione complessiva chiara e dettagliata del ragno.

PdV_Giachello_1_07Alle ore trascorse dietro la reflex sono da aggiungere quelle, a mio avviso più divertenti, passate alla ricerca delle varie specie che occupano i diversi microhabitat dell’abitazione e del piccolo cortile. Ogni giorno ho osservato i Folcidi, tra le travi in legno del soffitto, gli Araneidi e i Linifidi sulle loro tele nel rosmarino, i Salticidi cacciare attivamente sul falso gelsomino, i ragni granchio attendere le loro prede in agguato sui fili d’erba, Steatoda triangulosa uscire la notte a nutrirsi delle prede intrappolate nella sua ragnatela e molto altro ancora.

Insomma, la quarantena mi ha permesso di prestare più attenzione a un micromondo che è sempre stato lì ma finora era rimasto, in buona parte, nascosto sotto il mio naso.
Infine, parlando di numeri, il progetto si è concluso con una checklist contenente almeno 35 specie differenti, appartenenti a 17 famiglie diverse, trovate nel periodo tra il 6 e il 26 Aprile.

 

Simone Giachello, Milano

 


Simone Giachello
Nato e cresciuto a Milano, l’adolescenza trascorsa in città, accrescendo la passione per la natura attraverso libri e documentari. Dopo essersi iscritto a Scienze Naturali ha cominciato a esplorare la Brianza e le Prealpi, accorgendosi immediatamente di qualcosa di molto ovvio: la natura è ovunque, non solo nella foresta amazzonica o nella savana africana. Sorpreso e estasiato dalle sue scoperte, ha comprato la prima reflex nel tentativo di immortalare la bellezza di un mondo naturale a lui sconosciuto.
Durante gli anni universitari ha maturato una sempre più forte attrazione per la cosiddetta “fauna minore”; rettili, anfibi e artropodi sono gli animali su cui ha concentrato i suoi studi e i soggetti che più ama fotografare. 
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