
Il punto di vista – #PdV
Un tuffo nel giallo
L’occasione di rivalutare la Natura più semplice immergendosi nella fioritura spontanea dei ranuncoli che crescono liberi nel terreno dietro casa. Perchè no? In quella distesa di fiori che si vede nella prima immagine della galleria, c’è un micromondo di farfalle e coleotteri, mosche e api impegnati a vivere il quotidiano fatto di prede, predatori e impollinatori…
Nella vita faccio il rappresentante e da anni le parole più ricorrenti sono correre, fatturare, budget, clienti.
Le mie piccole valvole di sfogo sono sempre state le uscite fotografiche e le passeggiate nei boschi alla ricerca di funghi.
Ho la fortuna di abitare in campagna sulle colline marchigiane, a Castelbellino, uno dei Castelli di Jesi da cui proviene il famoso vino Verdicchio.
Dal 10 marzo di quest’anno ecco accadere l’inattesa e brusca frenata della mia corsa.
Tutti a casa. E adesso?…bene prendo la lista delle cose da fare a casa e in giardino e parto con i lavori e finalmente mi godo la famiglia e comincio a scoprire e ad apprezzare la bellezza delle piccole cose che mi circondano. Come accadde quando cominciai ad appassionarmi alla macrofotografia naturalistica, ad un tratto decido di abbassare lo sguardo e scoprire tanti micromondi in ogni piccolo fazzoletto di terra che trovo davanti.
Accanto a casa mia c’è un terreno incolto dove il contadino solo due volte l’anno taglia l’erba per tenerlo pulito, é il mio orto biologico personale pieno di ottime erbe che crescono spontaneamente.
C’è un angolo di fiorellini gialli che ogni anno vedevo e che non avevo mai preso in considerazione per degli scatti fotografici. In questo periodo normalmente preferivo fotografare le orchidee spontanee.
Tornavo spesso sul Gargano, paradiso italiano delle orchidee spontanee e mia terra d’origine, poi con amici appassionati di macrofotografia si andava in giro per le Marche, facevamo tanti chilometri per fotografare qualche specie particolare di orchidea.
Spesso cerchiamo in posti lontani la bellezza o le emozioni, ma se ci guardiamo intorno riusciamo a trovarle anche vicino a noi e di altrettanto valore.
Quest’anno grazie a questa iniziativa dell’Afni “Natura da Casa”, ho dedicato un piccolo lavoro ai fiorellini gialli snobbati fino a ieri.
Si tratta di un angolo di campo di circa 100mq pieno di Ranunculus tuberosus, non commestibili, anzi tossici per l’uomo, migliaia di piantine gialle che generano un piccolo ecosistema dove trovano casa coccinelle, coleotteri, farfalle e tanti altri insetti.
Purtroppo il giorno dopo i miei scatti, il contadino ha deciso di tagliare l’erba, gli abitanti di quel micromondo sono spariti, avranno trovato altri rifugi. I Ranunculus tuberosus hanno perso tutta la parte aerea della pianta ma, come si evince dal nome, il tubero, la loro anima, resta al sicuro sottoterra, nella sua casa, pronto per rinforzarsi, duplicarsi e rinascere l’anno prossimo ancora più vigorosi e numerosi.
Anche a noi il virus ha tagliato le nostre uscite, i nostri rami relazionali, le nostre abitudini, ma la speranza è che anche tutti noi, restando a casa, riusciamo a rinforzarci dentro, nel nostro bulbo, nella nostra anima, e a rinascere più rigogliosi, più accoglienti e più rispettosi di prima.
In bocca al lupo a tutti e buona luce