
Il punto di vista – #PdV
La musica delle immagini
Quando due passioni fanno parte della nostra vita, si confondono e si mescolano, influenzandosi a vicenda. Succede così per Luigi Tanganelli che ha condiviso queste riflessioni tra fotografia e musica.
Sono musicista di professione e più precisamente interprete al pianoforte degli autori classici del passato.
Gran parte dei grandi compositori classici sono stati legati idealmente alle atmosfere che la natura gli ha offerto.
Dai madrigalisti con Monteverdi a Vivaldi per il periodo barocco, dal classicismo di Beethoven fino ai romantici con Schumann, da Grieg a Tchaikovsky e dagli impressionisti con Debussy e Ravel fino ai giorni nostri, tutti hanno composto, ispirati dalla natura e dalle sue atmosfere, brani con suggestioni più o meno esplicite a volte perfino intitolando inequivocabilmente le loro opere.
Da sempre ho lavorato sul pianoforte nella ricerca dell’equilibrio delle forme musicali ma soprattutto del suono e del timbro in un percorso che è sempre stato in continua evoluzione per creare visioni sonore ricche di colore, di sfumature dinamiche e di atmosfere riconducibili a quelle che solo la natura sa regalare.
Da alcuni anni la passione per la natura ha scaturito il bisogno di immortalare con la fotografia i momenti vissuti per poi riviverli e trasmetterli come immagini sonore ed esperienze nelle mie interpretazioni al pubblico.
Affascinato all’inizio da un gioco molto coinvolgente di apprendimento tecnico, proprio come nel mio strumento, poi é prevalso il bisogno di trasmettere sensazioni e di ricercare nella fotografia un coinvolgimento totale per immergere l’osservatore dentro la scena ripresa.
Vivere l’emozione del sorgere del sole dalla cima di una montagna e poter contemplare gli spazi infiniti o restare per ore ad ammirare la grandiosità di un paesaggio sempre in continua mutazione con lo scorrere delle stagioni o degli eventi atmosferici; cogliere le sfumature intime e particolari del bosco con i suoi colori, suoni e profumi. Momenti magici che lasciano il segno indelebile in ognuno di noi.

Da qui l’importanza di poter frequentare e vivere assiduamente i luoghi che sento miei, per poter imparare a cogliere e ad osservare tutti i particolari che quotidianamente si evolvono e immedesimarmi totalmente nei paesaggi che decido di raccontare.
Al termine del percorso fotografico anche la post produzione quindi diventa un momento fondamentale. Il RAW é la partitura da far rivivere all’osservatore per renderlo partecipe della esperienza vissuta e come per la musica é fondamentale il rispetto dell’interprete verso l’opera, così la fotografia pur lasciando lo spazio alla sensibilità, creatività e conoscenza, credo debba essere rispettosa della realtà vissuta per saper apprezzare e cogliere in tutte le sue sfumature la sua naturale bellezza.
Buona natura a tutti!

La Rivista di Fotografia Naturalistica ASFERICO ha pubblicato alcune immagini nelle ultime edizioni.
Recentemente é stata esposta alla Mostra di Fotografia Naturalistica a Mosca una immagine del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi